Settimane Avventura

Cooperativa Madreselva organizza da anni, in collaborazione con il tour operator Destinazione Umana, settimane itineranti in Appennino per bambini dagli 8 ai 18 anni. Uno zaino sulle spalle, notti in rifugio o in tenda, e tante avventure!

IL NOSTRO INTENTO

La natura e la vita all’aria aperta favoriscono la crescita psico-fisica dei bambini e dei ragazzi, potenziano la loro autonomia, sviluppano la capacità di socializzazione con gli altri e creano una dimensione comunitaria.

In una Settimana Avventura ci sono tante cose da fare: il cibo, il riposo e la fatica, l’avventura, il gioco e la riflessione comune, la gestione della propria persona.

Un’avventura di comunità, dove i ragazzi sono i protagonisti, un’esperienza in autonomia per diventare esploratori, per crescere, camminando insieme agli altri.

LE ATTIVITÀ

Dormiremo in rifugi d’alta quota, immersi in luoghi incantati tra boschi e specchi d’acqua. Racconteremo storie, ci esibiremo in giochi e spettacoli intorno al fuoco. Apprezzeremo la bellezza di un’escursione all’alba per osservare mufloni, caprioli, cinghiali, volpi e magari scorgere il lupo e l’avventura di una passeggiata serale alla scoperta dei suoni e dei misteri del bosco.

Impareremo ad orientarci con cartina e poco altro scoprendo la disciplina dell’orienteering. Ci tufferemo nelle limpide acque di un torrente montano e faremo canyoning nel fiume. Giocheremo e costruiremo alcuni dei nostri giochi apprendendo tecniche che ci faranno conoscere l’ambiente che ci circonda e proveremo l’emozione del gioco notturno.

Cosa dicono le ragazze e i ragazzi? La parola a loro!

LE NOSTRE PROPOSTE 2024!

“Ma soprattuto, lui amava correre nella luce soffusa del crepuscolo a mezzanotte delle notti d’estate, ascoltando il tenue e dormiente mormorio della foresta, leggendo segnali e suoni come un uomo può leggere un libro, e cercando quel qualcosa di misterioso che chiamava e chiamava, mentre dormiva o mentre era sveglio, sempre e che voleva portarlo con se”.  Jack London

GUARDA I VIDEO!

 

“La natura, così sublime, dura e bella,  (…) regala ai giovani qualcosa di molto più grande di loro e assicura un ambiente in cui possono facilmente contemplare l’infinito e l’eternità. (…) L’immersione nell’ambiente naturale permette di raggiungere più rapidamente l’essenza delle cose, espone in maniera diretta e immediata i giovani agli elementi da cui si sono evoluti gli umani (…) e gli altri esseri viventi, piccoli e grandi. Come dice la Chawla, senza quella esperienza dimenticheremmo ‘il nostro posto. Non ricorderemmo più l’esistenza del grande tessuto da cui dipende la nostra vita”. (Richard Louv, L’ultimo bambino nei boschi)